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Luciana Bellini è nata nel primo Dopoguerra a Scansano, un antico borgo dell’entroterra maremmano noto per la produzione del vino Morellino e per i suoi paesaggi primordiali che ne fanno un’oasi di pace a uno schioppo dal mar Tirreno e dalle terme di Saturnia. Da oltre 35 anni vive a Pomonte, frazione rurale del comune di Scansano, in un podere della riforma agraria dell’Ente Maremma, che manda avanti con il marito Elvo. Da sempre coltiva la passione per la scrittura, ma solo intorno ai cinquant’anni, dopo una vita dedicata ai tre figli e alla conduzione del podere insieme al consorte, ha trovato il coraggio di “svuotare” i cassetti pieni di manoscritti, poesie e racconti inediti, che videro la luce per la prima volta sul finire degli anni ’80 nel periodico mensile “Tutto Maremma” edito da suo cugino Carlo Morelli e diretto dalla giornalista Claudia Cencini.

Già dalla pubblicazione dei primi racconti a puntate sul giornalino locale, si capì che la sua “penna” aveva un potere esplosivo, un mezzo di divulgazione nonché specchio documentale della Scansano e della sua gente dal Dopoguerra in poi. I suoi racconti, conditi da uno stile sapiente e sagace, raccolti sotto il titolo de “La mia infanzia a Scansano” non passarono inosservati, tanto che i paesani la fermavano per strada per ringraziarla di quelle “perle” infilate, una ad una, in una sorta di “storytelling” ante litteram. Da allora Luciana non si è più fermata e dopo l’esordio letterario con il suo primo libro “Racconti Raccontati” edito da Carlo Morelli Editore ha collezionato una miriade di pubblicazioni, ottenendo premi e riconoscimenti che troverete solo in parte su questo portale, editando prima con Stampa Alternativa di Marcello Baraghini, l’inventore dei libri mille lire da lei argutamente etichettato come “editore all’incontrario” e poi con la casa editrice Effigi di Mario Papalini con cui pubblica tuttora.

Luciana a scuola con il pennino